“The Big Swim” di Cary Fagan, Biancoenero; “La regina del trampolino” di Martina Wildner, La Nuova frontiera junior; “Il gusto del cloro” di Bastien Vivès, The Box Edizioni

nuotoTre letture incatenate, legate dal filo comune dell’acqua, dalle sfumature di blu delle loro copertine, dal progressivo percorso di lettura che tracciano.

Sono sempre stata (sono!) piuttosto pigra, un po’ goffa e scoordinata. Lo sport non è mai stato il mio forte. Ieri, il ricordo delle lezioni di ginnastica artistica, di pattinaggio e di pallavolo è costellato di piccole e grandi delusioni, più che di successi. Oggi rimpiango di non avergli dedicato più tempo, coltivandolo come una piacevole abitudine al pari della lettura. Fino ai 20 anni non sapevo nemmeno nuotare respirando sott’acqua. Allora mi sono iscritta a un corso con i bambini più piccoli e ho imparato. Mi piacerebbe dirvi che ora vado in piscina tutte le settimane, ma non è così. Ogni tanto m’impegno con regolarità, poi smetto per mesi. In questi casi finisce che compro un costume intero nuovo per avere uno sprone in più a riprendere a nuotare.

Tutto questo per dire che ammiro e invidio chi sa resistere alla fatica e agli sforzi muscolari e sono affascinata da coloro che hanno messo, fin da giovani, grande dedizione nell’allenamento del corpo – questa macchina meravigliosa! Da questa “nostalgia atletica” (il tempo passa e non tutte le energie si possono recuperare …) nasce la passione odierna per le storie che raccontano i giovani sportivi e le sfide che devono affrontare (ne avevo già parlato qui). Quest’estate ho potuto soddisfare tale interesse con tre letture, che vi proporrei di fare una di seguito all’altra.

BigSwim_copertinaComincerei con The Big Swim – La grande prova di Cary Fagan. Lo scrittore canadese cattura con esattezza e sincerità le dinamiche di un gruppo di ragazzini durante un campo estivo, lontano da casa e dalle famiglie (altro rimpianto della mia gioventù, non aver mai vissuto un’estate coi coetanei all’aria aperta, modello Lumberjanes!).

L’arrivo a Campo Betulla di Zach, figlio di papà con una fama da piantagrane, obbliga il narratore Ethan (detto Pinky) a decidere se schierarsi dalla parte del pregiudizio, come i suoi compagni di bungalow, o andare alla ricerca della verità sul nuovo arrivato. Un ragazzo troppo favorito e protetto dalla famiglia per potersi davvero ribellare.

La massima sfida di Zach alle autorità adulte, già messe alla prova dalle sue intemperanze, si compie in una impresa pericolosa e ardita: tentare di nascosto da tutti la Grande Traversata, una nuotata fino al centro del lago e ritorno a stile libero, riservata agli atleti più grandi del campo. Ad aiutare Zach è proprio Ethan che, nonostante la propria indole ansiosa e riflessiva, si scopre pronto a sfidare il conformismo dei coetanei e dei capi gruppo.

Sotto l’apparente semplicità della forma (la scorrevolezza e essenzialità ne fanno una lettura accessibile anche ai lettori meno costanti, da 9 anni in su), The Big Swim – La grande prova custodisce i ritratti sfumati e autentici di due ragazzini alle prese con il superamento dei propri stessi limiti e lascia ai giovani lettori il compito di comprenderne e interpretarne le scelte. Un’altra ottima proposta di narrativa nel segno dell’alta leggibilità – mai sinonimo di banalità e semplificazione – della casa editrice Biancoenero.

trampolino_cop_ese.inddDi amicizie e sfide sportive, questa volta declinate al chiave femminile, racconta anche La regina del trampolino di Martina Wildner, romanzo per lettori dai 12 anni in su tradotto da Anna Patrucco Becchi e edito dalla casa editrice La Nuova frontiera junior.

Nadja e Klara sono vicine di casa e compagne di scuola fin da bambine. Difficile capire nel loro fare tutto in coppia dove finisca la necessità e inizi l’affetto incondizionato: sta di fatto che, dopo essere state entrambe visionate a soli sei anni da un allenatore ed essere state ammesse alla scuola di tuffi, le due ragazzine intraprendono insieme il duro allenamento per entrare alla scuola secondaria sportiva e diventare tuffatrici agonistiche.

E qui è necessario fare una piccola riflessione a margine: a quanto ho potuto scoprire facendo qualche ricerca, a differenza del nostro paese, dove la pratica sportiva agonistica è delegata all’iniziativa privata e la scuola pubblica fornisce una blanda “educazione fisica” ai ragazzini fino ai 18 anni di età, in Germania esistono esclusive scuole superiori sportive, in cui è consentito ai più dotati – non solo ai più ricchi – di allenarsi e contemporaneamente studiare. Eredità di un’istituzione dell’ex Unione Sovietica e dei paesi nella sua sfera di influenza, tali scuole rappresentano il vivaio in cui vengono ancora oggi coltivati talenti olimpici in svariate discipline, pallavolo, pattinaggio, ginnastica, nuoto.

Klara potrebbe essere uno di questi. Soprannominata “la regina del trampolino”, la dodicenne orfana di padre e con una madre troppo impegnata con il lavoro, può per fortuna contare sul sostegno dell’amica Nadja per far fronte alla severa routine quotidiana degli allenamenti, scanditi da riti propiziatori sempre uguali, così come alla tensione delle gare.

Ma è proprio la migliore amica ad accorgersi che qualcosa non va nella vita dell’aspirante campionessa: l’inquietudine davanti alla piscina vuota per manutenzione, il turbamento di fronte all’infortunio di una compagna di squadra, l’ossessione per il nuovo fidanzato della madre, sono per Klara motivi di distrazione, che mettono a rischio la perfezione dei suoi tuffi e pian piano rivelano un disagio profondo. Nadja, da sempre l’eterna seconda, dovrà trovare a sua volta la concentrazione e la motivazione giusta per proseguire la propria carriera, con o senza Klara.

La regina del trampolino, che in patria ha meritatamente vinto il premio Deutscher Jungendlitearaturpreis 2014 per la letteratura per ragazzi, è un romanzo coinvolgente e asciutto – definizione ironica per una storia ambientata per buona metà in piscina, ma che ben si adatta allo stile del libro: ogni passaggio narrativo è scritto con cura, senza sbavature, come si addice a un tuffo eseguito con rigore e precisione. Come in una competizione sportiva, la tensione monta pagina dopo pagina, l’attenzione (dell’autrice, dei personaggi, dei lettori) si tende e si concentra fino al necessario scioglimento, il salto verso un esito che mette ogni volta alla prova.

gusto-del-cloroIl graphic novel Il gusto del cloro (edito nel 2009 e nel 2010 dalla compianta Black Velvet e ristampato nel 2014 dalla sfortuna sigla editoriale The Box Edizioni, qui la storia editoriale) è l’opera che ha rivelato il talento di Bastien Vivès per la narrazione per immagini.

Tutto ambientato fra i contorni geometrici di una piscina pubblica (corsie, tribune, piastrelle) e interamente colorato di sfumature di verde acqua, avvolgenti e ipnotiche, il fumetto segue il suo giovane protagonista nelle profondità di una vasca affollata, dove è facile sentirsi soli e invisibili. Un giorno, l’incontro con una affascinante nuotatrice ne stravolge le abitudini e sembra rappresentare una felice novità, forse la prospettiva di una nuova amicizia o amore.

Al di là della storia semplice e immediata, ad affascinare i lettori (ragazzi a partire dai 14 anni e adulti) è l’enigma rappresentato dai protagonisti, umanissimi nei loro dialoghi a bordo vasca, ma dei quali nulla ci è dato sapere, né il nome, l’età, la professione, all’infuori del loro essere nuotatori. Le loro emozioni, delicate e autentiche, quelle sì che Bastien Vivès le lascia invece trasparire con chiarezza, dagli atteggiamenti corporei, dalle mosse, dagli sguardi.

Anche l’ambiente e i ritmi della piscina, l’alternanza di pausa e movimento, silenzio e confusione, la ripetitività dei gesti, sono resi con realismo, pur sembrando irreali. Il tempo sospeso del nuoto può essere infatti vissuto come una condizione emotiva, più che una pratica sportiva. Non è un caso se in tutte e tre le storie che vi ho fin qui presentato, l’acqua rappresenta un elemento all’interno del quale ci si muove per conquistare l’autonomia e libertà, ma allo stesso tempo ci si può abbandonare, per rientrare in contatto con se stessi o perdersi. Se a bordo piscina o in riva c’è qualcuno ad aspettarci, riemergere è più facile.

BigSwim_copertinaTitolo: The Big Swim – La grande prova

Autori: Cary Fagan, traduzione di Giulia Avallone e Flavio Sorrentino

Edizione: Biancoenero 2016, 11€

Lo trovi in vendita sugli scaffali on-line della Libreria dei ragazzi

 

trampolino_cop_ese.inddTitolo: La regina del trampolino

Autori: Martina Wildner, traduzione di Anna Patrucco Becchi

Edizione: La Nuova frontiera junior 2016, 16€

Lo trovi in vendita sugli scaffali on-line della Libreria dei ragazzi

 

gusto-del-cloroTitolo: Il gusto del cloro

Autori: Bastien Vivès, traduzione di Sergio Rossi

Edizione: Black Velvet 2009 e 2010, 18€; The Box Edizioni 2014, 16,50€

 

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