L’Officina dei Mostri, DeAkids

officinaA cavallo fra factual e situation comedy, L’Officina dei Mostri è il luogo giusto in cui i giovani amanti dell’horror potranno trovare idee e divertimento in quantità.

In questo periodo mi sto interessando più del solito a serie tv e programmi per ragazzi e fortunatamente mi sto imbattendo in storie ben raccontate e format interessanti, che ho pensato di raccontarvi su queste pagine: perché bambini (e adulti) passano molto tempo in compagnia di schermi e immagini in movimento – anche più che immersi tra le pagine di un libro – e quindi è importante scegliere cosa guardare!

Oggi comincio col raccontarvi un programma dal titolo molto promettente (soprattutto per me che adoro il genere, come ben sapete…): L’Officina dei Mostri!

L’Officina dei Mostri è un programma di DeAKids (il canale satellitare del gruppo De Agostini Editore visibile in esclusiva su SKY) dedicato a tutti i bambini e alle bambine da 7 anni in su che amano il brivido, ma anche le risate, il disegno e il fai-da-te.

Il titolo accosta efficacemente la doppia natura “horror” e “factual” del programma, il cui scopo è quello di rendere “reali” i mostri immaginati e disegnati dai bambini. Se grazie ai tanti artigiani creativi presenti su internet è già possibile vedere i propri disegni trasformati in pupazzi, all’Officina dei Mostri i bambini sono clienti di un laboratorio unico nel suo genere, in cui un oscuro Direttore, un fantasioso disegnatore e uno stralunato scultore abilissimo con la plastilina sono al suo servizio per realizzare una spaventosa creatura su ordinazione.

In ogni puntata la scaletta è lo stessa: un bambino o bambina, scelti fra gli spettatori che scrivono al programma, propone il suo progetto di mostro, del quale ha preparato un disegno e ha ideato caratteristiche e nome. Il Direttore, un tenebroso demone incappucciato che impugna un telefono teschio e controlla tutto da un monitor con incastonati una moltitudine di globi oculari, accetta l’incarico e affida la realizzazione della creatura mostruosa ai suoi dipendenti Matteo e Marco, che devono sottostare agli ordini del capo e ai suoi modi minacciosi e dispotici.

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Grazie all’ispirazione che i due artisti vanno a cercare in luoghi fatiscenti e spettrali (un cimitero, un bosco, una grotta abbandonata…), alla destrezza di Matteo con matite e colori, all’estro di Marco con i materiali plastici (e non solo) e ai consigli dei bambini, i mostri vengono potenziati e prendono forma, fino al momento in cui sono pronti a essere inseriti nella Macchina dei Mostri. È a questo punto che la magia dell’Officina si compie e, dopo una notte di intenso lavoro, ecco sfornato un modello di mostro ancor più spaventoso dell’originale, che i bambini possono ammirare in tutta la sua ricchezza di dettagli.

Fra i miei preferiti, il  chitarrista maledetto che spara fulmini Rock Round, il feroce ibrido Tartasauro e Tentacolopius, alieno proclamatosi re degli abissi, con un occhio che ipnotizza.

La quarta stagione dello show prodotto da DeAKids e Feedback Audiovideo è andata in onda a partire da novembre 2016 (da poco finite le repliche) con sei divertenti episodi di circa 20 minuti ciascuno. Il successo e la longevità del programma sono di sicuro dovuti all’attenzione riservata alla creatività dei bambini, le cui pazzesche creature sono un’audace fusione di elementi naturali e artificiali, poteri soprannaturali e brama di distruzione. È assai spassoso ascoltare gli aspiranti Frankenstein, sia nelle loro video interviste che quando compaiono di persona in Officina per supervisionare le fasi finali della creazione, parlare dei loro mostri con toni sempre più agguerriti, come se dovessero davvero conquistare il mondo e annientare il genere umano!

Ma è soprattutto l’efficace commistione di elementi macabri e comici, in sospeso fra realtà e finzione, a rendere il programma sempre nuovo ad ogni episodio. Se togliamo il Direttore, cattivo da horror che più classico non si può, i due presentatori formano un duo comico molto ben assortito: i loro caratteri opposti (Matteo è preciso e affidabile quanto Marco è buffo e imprevedibile) inevitabilmente producono gag tutte da ridere, sia durante le riunioni nella cripta al cospetto del loro capo che durante le missioni in esterna. L’atmosfera da Luna Park degli orrori è garantita dalla scelta di arredi e scenografie, e per aggiungere enfasi alla parte visiva non mancano scambi di battute fra i fabbricanti di mostri condite di dettagli tecnici puntuali e grotteschi, che creano aspettativa sugli orrori in lavorazione.

Al di là della cornice di finzione, i protagonisti hanno però anche veri talenti da mettere al servizio dell’immaginazione dei bambini: Matteo Cremona è infatti un affermato disegnatore di fumetti e Marco Falatti un animatore in stop motion professionista.

 

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In attesa che L’Officina dei Mostri torni in onda, sul sito del programma è possibile vedere dei video tutorial in cui Marco, il modellatore, guida passo passo i giovani spettatori nella realizzazione di creazioni in stile mostruoso, utilizzando la plastilina e oggetti di uso quotidiano, oltre che scaricare bellissimi disegni di mostri da colorare.

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