Chi è l’orso più bello del mondo?

È simpatico e pasticcione, indossa un montgomery e un cappello floscio, adora la marmellata di arance e non si separa mai dalla sua valigia… chi è? È l’orso Paddington!

In questo mese di ottobre pare proprio che tutte le strade mi portino a… Paddington: non la stazione ferroviaria di Londra, ma l’omonimo orso venuto dal Perù, e adottato dalla famiglia Brown e da milioni di famiglie in tutto il mondo, che ne hanno condiviso le avventure nei libri e in tv da più di cinquant’anni a questa parte.

Mi sono imbattuta in Paddington mentre cercavo un libro da aggiungere alla mia mappa di Londra nei libri per ragazzi, e mentre sfogliavo le pagine di L’orso del Perù di Michael Bond per la prima volta, continuava a suonarmi in testa una motivetto, che faceva più o meno così: “Chi è l’orso più bello del mondo…

Si dà il caso che ottobre sia anche il mese del mio compleanno e quindi il periodo dell’anno  in cui sono maggiormente in sintonia con i ricordi della mia infanzia: sono un tipo molto sentimentale, io!

Ed ecco che da un angolino della mia memoria di bambina salta fuori la voce di mia madre che mi intona la stessa canzoncina e insieme ad essa il ricordo dell’orso Paddington: non come protagonista del libro, bensì di un omonimo cartone animato. Indagando un po’ meglio, scopro però che la serie animata era molto amata da mio cugino, di qualche anno più grande me, e che io ero davvero troppo piccola per apprezzarla quando andò in onda in Italia.

Ecco: per l’ennesima volta, vorrei essere di nuovo bambina. E questa volta solo per provare il piacere di imbattermi nuovamente in quel personaggio incantevole che è l’orsetto del Perù chiamato come una stazione ferroviaria!

Se avessi fra i 5 e i 7 anni, adorerei che qualcuno mi leggesse ad alta voce, prima di dormire, gli otto capitoli che compongo il primo libro di Paddington:

L’orso del Perù, di Michael Bond, Salani, collana I criceti (varie edizioni, attualmente non disponibili in commercio).

Tutto comincia alla stazione ferroviaria a nord di Londra, dove un orsetto smarrito e affamato proveniente dal cuore del Perù attende che la fortuna giri dalla sua parte. E la fortuna gli si presenta sotto le spoglie del signore e della signora Brown, che si prendono a cuore la sua sorte e decidono di accoglierlo nella loro famiglia. Niente male per un cucciolo clandestino, scappato dal suo paese natale dopo che la vecchia zia Lucy è entrata in una casa di riposo per orsi!

Paddington illustrato da Peggy Fortum
L’orso Paddington illustrato da Peggy Fortum

Paddington, così ribattezzato in onore del luogo del fortunoso incontro con i Brown, viene accolto a braccia aperte dai padroni di casa di 32 Windsor Gardens, dai figli Judy e Jonathan, dalla governante -la signora Faraona-,  e anche dal vicinato… nonostante ce la metta tutta per combinare disastri! Del resto per un orso cresciuto nella foresta, gli usi e costumi del mondo civilizzato sono una completa novità: impossibile mangiare pasticcini e marmellata di arance senza sporcarsi, fare il bagno senza allagare tutta la stanza, prendere la metropolitana senza perdersi, entrare in un negozio senza mandare tutto all’aria, dipingere senza imbrattare la tela, andare a teatro senza immedesimarsi del tutto nella commedia, andare al mare senza naufragare.

Paddington illustrato da Fred Banbery
Paddington illustrato da Fred Banbery

Le prime otto avventure di Paddington sono narrate da Michael Bond con una leggerezza e un’ ironia very british, proprio come tipicamente inglese è l’ambientazione, e con una delicatezza che ben si accompagna alle illustrazione originali in bianco e nero di Peggy Fortum. L’autore scherza sopratutto sull’assenza di buone maniere dell’orsetto, che come i suoi coetanei bambini sbaraglia le convenzioni con la propria spontaneità e non può fare  a meno di prendere alla lettera quello che gli adulti gli dicono, con effetti talora  turbinosi, ma cavandosela sempre.

Paddington illustrato da R. W. Alley
Paddington illustrato da R. W. Alley

Al primo libro sono seguite numerose altre raccolte di avventure, tredici in tutto, che con l’andare del tempo sono state adattate anche in albi illustrati per i lettori più piccoli, purtroppo quasi del tutto inediti in Italia. Alle illustrazioni si sono susseguiti Fred Banbery, David McKee (il creatore dell’elefantino variopinto Elmer) e l’americano R. W. Alley, ognuno dei quali ha cercato di restare fedele allo stile originale di Paddington, delicato e buffo allo stesso tempo.

Pubblicate per la prima volta il 13 ottobre del 1958, si dice che le avventure di Paddington siano state ispirate da un peluche regalato da Michael alla signora Bond. Paddington non sarebbe comunque il primo orso giocattolo ad essere approdato alla carta stampata (prima di lui era stato il caso dell’orsetto Winnie The Pooh, nel 1926), ma è senz’altro il più “alla moda”, con il suo inconfondibile abbigliamento: montgomery blu, stivali di gomma e cappello floscio! Qualunque bambino e bambina adorerebbe tenere fra le braccia un peluche uguale a lui!

E resterebbe incantato di fronte ai cartoni animati prodotti a metà degli anni settanta da Film Fair, che vedono proprio un vero e proprio orsetto di peluche protagonista delle stesse avventure del libro, sullo sfondo di disegni animati: una delizia per gli occhi!

Nonostante siano narrati completamente in inglese (anche i dialoghi sono resi dalla voce del narratore, come in una lettura ad alta voce), non fatevi scoraggiare e cliccate qui per vedere molti degli episodi originali, a cominciare da Please, Look After This Bear. E non perdetevi lo speciale filmato di Paddington che balla Singing in the Rain!

Io di dubbi non è ne ho più: è Paddington l’orso più bello e affascinante del mondo! Visitate il suo sito ufficiale ed immergetevi anche voi nel suo mondo…

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