Gaetano e Zolletta, di Silvia Vecchini e Sualzo

Domani esce il libreria Gaetano e Zolletta, un albo a fumetti che saprà conquistare i lettori più piccoli. Lo hanno realizzato due autori che si sono incontrati sul margine che unisce poesia e disegno. GiGi li ha incontrati per voi al Festivaletteratura di Mantova in occasione di un divertente laboratorio!

Se volete conoscere Gaetano e Zolletta, i due buffi asinelli protagonisti del nuovissimo fumetto di Silvia Vecchini e Sualzo, edito da Bao Publishing nella sempre più interessante collana BaBao, potete seguire due strade: fermarvi ancora un po’ su queste pagine, dove vi racconterò qualcosa di più del libro e dei suoi autori, oppure correre in libreria per sfogliarlo.

Gaetano e Zoletta. Un posto perfetto, di Silvia Vecchini e Sualzo, Bao Publishing 2014, 11€
Gaetano e Zolletta. Un posto perfetto, di Silvia Vecchini e Sualzo, Bao Publishing 2014, 11€

Una delle prima cose che vi colpirà sarà il formato: rettangolare, più largo che alto, perfetto per racchiudere strisce o fare da cornice ad illustrazioni in formato panoramico. Il racconto Gaetano e Zolletta. Un posto perfetto mescola in effetti la leggerezza delle strip umoristiche, scandite da battute brevi e gag disegnate, con l’incanto di scenari che non hanno nulla da invidiare agli albi illustrati.

A compiere l’esplorazione di mari, deserti, montagne e spazi siderali sono due ciuchini, uno grande e l’altro cucciolo, mossi da una grande curiosità ma anche dal desiderio di non essere da meno degli amici, che raccontano loro di grandi viaggi. Per Gaetano, che vuol dimostrare di essere il miglior compagno d’avventura per il più giovane, ogni impresa è possibile, grazie anche agli strumenti contenuti nella sua prodigiosa borsa, più capiente di quella di Eta Beta e Mary Poppins messe insieme. Il piccolo Zolletta si diverte, ma pare non accontentarsi mai… quale sarà, alla fine di un’intensa giornata, il posto unico e perfetto per entrambi?

Se volete dare un’occhiata più da vicino ad alcune pagine, questo è il momento di cliccare le immagini sottostanti per ingrandirle!

Silvia Vecchini ai testi e Antonio “Sualzo” Vincenti ai disegni hanno creato un delicato mondo di fantasia abitato da simpatici animali antropomorfi, che vivono nel tempo sospeso e magico della vacanza, dell’ozio e delle fantasticherie. La scrittura e il disegno combaciano perfettamente e alternano momenti di silenzio e stupore, quiete e rincorsa, e fanno un uso sapiente del ritmo, delle forme e delle formule narrative che testo e immagini possono assumere in quel linguaggio così ricco di possibilità che è il fumetto. Anche quando si rivolge ai bambini dai 4/5 anni in su.

Dopo avere scoperto questo delizioso fumetto, sono stata più che felice di sapere che avrei potuto incontrare gli autori a Mantova, in occasione di Festivaletteratura, durante un laboratorio dedicato ai piccoli lettori e intitolato Cartoline da tutto il mondo (e anche oltre).

Laboratorio Gaetano e Zolletta_1Il laboratorio inizia con le presentazioni: c’è Silvia, raggiante e vivace, c’è Sualzo, con una felpa a righe che riprende i colori dei mutandoni di Gaetano, c’è anche Zolletta in peluche e ossa e una versione gigante di Un posto perfetto, da sfogliare e leggere tutti insieme: la platea di bimbi, genitori e nonni è numerosa e curiosa di vedere bene le immagini, che gli autori leggono interpretando voci, suoni e gesti dei due protagonisti.

Laboratorio Gaetano e Zolletta_2Terminata la lettura, è il momento di mettersi al lavoro per creare le esclusive cartoline di Gaetano e Zolletta in giro per il mondo. Sualzo mostra ai bambini come disegnare l’asinello più grande: basta tracciare il contorno di una pera  per il corpo, sovrapporre il profilo di una gomma da cancellare vista in prospettiva – di quelle a forma di parallelepipedo con due colori – a formare il muso, aggiungere qualche dettaglio, occhi, orecchie, dentone davanti, e il ritratto è fatto!

I bambini si mettono all’opera sulle loro carte postali, compaiono asini di varie fogge, alcuni con un nasone che somiglia a quello di una celebre maialina, altri con molte zampe, ma anche pesci che sembrano usciti da un quadro astratto, palme, onde, castelli. Realizzata l’illustrazione, tutti corrono all’”ufficio postale” dove gli autori appongo timbri e incollano francobolli. Il tutto sotto lo sguardo attento del peluche Zolletta, che osserva incuriosito il via vai di messaggi “urgenti”, pronti ad essere spediti per “posta prioritaria” o “via aerea”. Chissà se è pronto per partire in compagnia di Gaetano per una delle avventure immaginate dai bambini …

I protagonisti del laboratorio, immagine realizzatta da Sualzo
I protagonisti del laboratorio, immagine realizzata da Sualzo

Nessuna occasione sarebbe stata migliore per conoscere Silvia Vecchini e Sualzo che vederli lavorare e divertirsi con i bambini. Artisti creativi e giocosi, autori da soli o in coppia di racconti illustrati, raccolte di poesie, serie a fumetti e graphic novel per lettori di molteplici età, Silvia e Antonio sono per prima cosa due persone cha amano moltissimo il proprio lavoro e capaci di trasmettere con sincerità le loro passioni.  Come quella per il fumetto, coltivata dal disegnatore fin da bambino, e poi trasmessa alla sua compagna di lavoro e di vita.

Fiato sospesoGià autori di Fiato sospeso, uno dei primi romanzi grafici per ragazzi di autori italiani, edito da Tunué (qui la mia recensione), Silvia e Antonio mi raccontano di aver incontrato numerosi lettori in occasione dell’uscita del libro, dalla scuola primaria alle medie: immancabile la domanda su chi fra loro leggesse fumetti, poche le risposte che non citassero Topolino o serie “ereditate” dai genitori (Tex, Diabolik). La sensazione è che i ragazzi non conoscano molto i fumetti, perché, almeno in Italia, se ne trovano pochi di fatti apposta per loro. Ma per fortuna il panorama editoriale nostrano sta cambiando e le proposte di fumetti originali, non solo importati, è in aumento.

Difficile distinguere le voci dei due autori, che si completano a vicenda e sono unite dallo stesso entusiasmo per le nuove prospettive di crescita dei fumetti per bambini e ragazzi. In particolare quelli rivolti ai più piccoli:

“A livello editoriale ci siamo accorti che mancavano i fumetti per i primi lettori, quelli che non sanno ancora leggere ma sono già capaci di tenere gli occhi sul libro. Per i più piccoli la lettura dei fumetti offre un’opportunità diversa, un’esplorazione ancora più ricca e dinamica del libro illustrato. Un ottimo esercizio è anche quello di ricucire la sequenza logica delle immagini che il fumetto propone. Quando abbiamo notato che Bao Publishing aveva cominciato a pubblicare fumetti di autori stranieri dedicati a giovanissimi, abbiamo pensato che ci sarebbe piaciuto partecipare con un progetto nuovo”.

Nasce così l’idea del libro Gaetano e Zolletta. Un posto perfetto.

GBabyGaetano in realtà ha debuttato sulle pagine GBaby, la rivista per la pre-scuola delle edizioni San Paolo, su cui compare ancora oggi in racconti di sole due tavole, propedeutiche alla lettura in autonomia, con testo ridotto al minimo. L’idea originale della serie è quella di un asino, animale con caratteristiche poco nobili e meno accattivanti di giraffe e leoni, alle prese col mondo del circo, a dimostrazione che con un po’ di inventiva e umorismo tutti possono riuscire a cavarsela.

Non volendo riprende le stesse storie della rivista, spunta l’idea di calare Gaetano in un universo nuovo e dargli una nuova “spalla”, per raccontare il rapporto fra grandi e piccoli:

Zolletta è il corrispettivo dei lettori a cui il fumetto si rivolge. Volevamo vedere cosa sarebbe successo a trasformare l’eccentrico Gaetano nella figura “responsabile”… anche se rimane sempre un po’ pazzoide! Ci interessava sopratutto indagare il rapporto tra papà e bambini. Sono ancora pochi i papà che spendono il loro tempo libero con i figli, perdendo un’occasione importante per conoscersi. In particolare, il fumetto riflette la situazione di quei genitori che devono accudire da soli i loro bambini o che, vivendo separati da essi, hanno tempi contingentati, nei quali si sforzano di  concentrare tutte le esperienze possibili, trascurando la reale condivisione”.

Anche Gaetano fa davvero di tutto per offrire a Zolletta un’intensa  e speciale giornata insieme!

Gaetano_e_Zolletta_19Gaetano_e_Zolletta_20

La galleria di ritratti in cornice di Gaetano e Zolletta, stampata sui risguardi del volume, mi suggerisce che le avventure del duo potrebbero anche continuare. Silvia e Antonio me lo confermano: nel loro cassetto, di avventure della coppia di asinelli, ce ne sarebbero già altre tre pronte! Seguiti, magari anche un prologo, tante le idee e le storie costruite attorno ai personaggi e che non finiscono subito sulla pagina: “Ci piace dare ai personaggi una definizione più ampia di quella che serve alla narrazione:  è un lavoro necessario per rendere i personaggi meno piatti. Dare loro una motivazione più forte ci aiuta a rendere  la lettura più interessante a più livelli”.

Quando domando attraverso quali fasi costruiscono i loro fumetti a quattro a mani, mi rispondono all’unisono: “Il fumetto è prima di tutto scrittura”.

Da lettore, prima che da autore, i disegni troppo ben fatti mi distraggono”, confessa Sualzo, il  cui ideale di stile, ho scoperto leggendo una recente intervista, è la “densità leggera” di Grazia Nidasio, indimenticabile autrice della Stefi e Valentina Mela Verde. “Le tavole non devono essere solo decorative, qualcosa deve succedere, ma il disegno non deve incatenare lo sguardo. L’equilibrio è  stare nella narrazione e fare rallentare il lettore, senza impantanarlo”.

Io penso in primo luogo alla storia, meno agli aspetti tecnici del fumetto”, dichiara Silvia. “Scrivo le storie come un romanzo e non in forma di sceneggiatura. In questo modo chi disegna  si trova ad avere a che fare con una scrittura più ricca di materiali, anche se meno tecnica. Le parti descrittive vengono poi sfrondate e ambientazioni e dialoghi si trasformano in un trattamento”.

Ci sono forse modi più ortodossi di affrontare la creazione di un fumetto in cui chi scrive e chi disegna sono due persone diverse. A noi è venuto più congeniale e stimolante utilizzare questo sistema, partire da una scrittura che fornisca molti elementi al disegnatore, lasciandogli margine per essere autore e regista della parte visuale. Ci arricchisce questo incrocio di visioni, che presuppone una grande affinità con l’altro, un grande rispetto reciproco”.

Per comprendere appieno l’alchimia fra i due autori, consiglio a tutti i lettori di dare un’occhiata al blog DisegniDiVersi, in cui ogni settimana Sualzo traduce in fumetto una poesia della sua co-autrice e compagna, con risultati delicati e originalissimi.

Non posso che concludere la nostra intensa chiacchierata, che per ragioni di spazio ho dovuto con rammarico sintetizzare, domandando a Silvia e Antonio qual è il loro posto perfetto:

L’isola Polvese, al centro del lago Trasimeno, vicina a casa ma immersa nella natura: il sogno è scrivere un intero libro stando lì. Prima o poi lo facciamo”.

Sarà sicuramente un libro – o un fumetto – che avrò molta voglia di leggere!

Immagini e testi sono pubblicati per gentile concessione dell’editore. Tutti i diritti riservati. Un ringraziamento speciale a Silvia Vecchini e Antonio Vincenti per la loro disponibilità e simpatia.

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