“Storie di fantasmi per il dopocena” di Jerome K. Jerome, Biancoenero edizioni; “Squadra cacciafantasmi e il mostro di fuoco” di Cornelia Funke, Beisler

fantasmiSiete alla ricerca del momento ideale per gustarvi una bella storia di fantasmi? Perché non farlo oggi che è venerdì 13?

Probabilmente già sapete quanto mi piaccia leggere storie a sfondo horror per ragazzi (qui ve ne potete fare un’idea più completa), ed era da un po’ che aspettavo l’occasione giusta per tornare sull’argomento. Oggi è venerdì 13, per tradizione giorno nefasto, e dunque largo a qualche “malaugurata” storia di fantasmi!

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Storie di fantasmi per il dopocena, di Jerome K. Jerome, illustrazioni di Umberto Mischi, traduzione e adattamento di Irene Scarpati, Biancoenero 2016, 9,50€.

Cominciamo con un classico della tradizione anglosassone, datato 1891, da poco tornato in libreria in una nuova edizione per i tipi delle edizioni Biancoenero: si tratta di Storie di fantasmi per il dopocena di Jerome K. Jerome. Nella sua versione ad alta leggibilità (font e impaginazione studiati appositamente per facilitare la lettura, testo adattato in una versione più accessibile), corredata dalle illustrazioni di Umberto Mischi il breve romanzo dell’umorista inglese non perde la sua freschezza, anzi conquista un nuovo pubblico: quello dei giovani lettori a partire da 8/9 anni.

La storia è presto detta: come tutti sanno, la vigilia di Natale (insieme alla vigilia di Ognissanti) è il giorno preferito dai fantasmi per andarsene a zonzo fra i vivi, quasi fosse un’occasione di gala. E non a caso è anche la notte migliore per raccontarsi storie di apparizioni e spettri inquieti. Cosa che fanno anche il narratore e i suoi amici, riuniti attorno al camino e in compagnia di dosi abbondanti (forse troppo?) di punch al whisky.

C’è chi racconta di un fantasma fedele al ricordo della donna amata e perduta, costretto a vagare per le stanze in cui vissero insieme, tormentando i nuovi inquilini con i propri lamenti. Chi dello spettro di un mugnaio avaro, che invece di rivelare il nascondiglio del proprio tesoro, prende per il naso il fiducioso acquirente del mulino, facendolo scavare dappertutto. E chi si offre di trascorrere la notte in una camera infestata per incontrare lo spirito di un Criminale sanguinario, tipo interessante.

storie49_sitoInsomma, i topoi delle storie di fantasmi e gli “spettri tipo” ci sono tutti, da quello che non può trapassare perché le faccende in sospeso lo inquietano, fino a quello che rimasto legato al luogo di un crimine violento, passando per quello che protegge le ricchezze accumulate in vita. Quello che Jerome fa delle storie tradizionali, oltre che restituircene un interessante campionario, è condirle con tanta ironia, scherzando soprattutto sull’ingenuità dei vivi – che va di pari passo con la loro predisposizione a raccontare frottole! In fondo non è poi così importante sapere che cosa sia vero e che cosa sia falso, a patto che il racconto funzioni: soltanto le storie noiose non meritano l’attenzione di chi scrive e di chi racconta.

Lo stile garbato dell’autore nasconde tra le righe piccole e grandi prese in giro ai danni degli stessi gentlemen suoi lettori. Forse passeranno inosservate ai lettori più giovani, maggiormente incuriositi dalle atmosfere gotiche del racconto; ma non devono sfuggire ai più scafati, che potranno godersi il divertente cortocircuito fra il punto di vista interno dei personaggi, tutti compresi nei loro rituali di società (anche quando si tratta di avere a che fare coi fantasmi!) e quello esterno del lettore, che ne coglie gli aspetti ridicoli.

Squadra cacciafantasmi e il mostro di fuoco
Squadra cacciafantasmi e il mostro di fuoco, di Cornelia Funke, illustrazioni di Fréderic Bertrand, traduzione di Alessandra Petrelli, Beisler 2016, 13,90€.

Più avventuroso l’approccio alle storie di fantasmi di Cornelia Funke, scrittrice contemporanea per ragazzi: con Squadra cacciafantasmi e il mostro di fuoco arriva al secondo episodio la fortunata serie inaugurata da Squadra cacciafantasmi e la pista di ghiaccio (qui la mia recensione), pubblicata da Beisler (dopo una edizione Mursia negli anni Novanta).

L’agenzia di cacciatori di fantasmi composta dalla veterana Edvige Rosapepe, dal giovanissimo Tom Tomsky e dal FAntasma Mediamente Inquietante (FAMI) Ugo è specializzata nel trattamento di infestazioni causate da spettri molesti e pericolosi. Sprezzanti del pericolo e armati di un accurato manuale e di attrezzature artigianali ma ingegnose, i membri della squadra vengono ingaggiati per disinfestare un albergo in riva al mare. Peccato che gli indizi raccolti dal proprietario non lascino sospettare che al quarto piano si stia nascondendo un AGLASPI fiammeggiante. L’AGLASPI, fantasma con grado di pericolosità massimo, è capace di trasformare le persone che incontra sul suo cammino in piccoli spettri di fuoco. Contro di esso a poco servono i classici rimedi per le infestazioni infuocate (zucchero, aria fredda e aspiratutto), ma per neutralizzarlo possono essere utili le bevande alcoliche e soprattutto la bava fredda di un FAMI, utilizzate al momento giusto…

Per chi non lo sapesse, l’acronimo AGLASPI sta per AGhiacciante LAmpoSPettro Invincibile: per fortuna che in fondo al libro si trova un pratico glossario dei fantasmi più comuni e dei più temibili, nonché le abbreviazioni delle istituzioni più prestigiose che si occupano di cacciare i fantasmi. Un elenco che, oltre che essere molto divertente, fa intuire ai giovani lettori che molte altre spaventose avventure attendono i cacciafantasmi.

Il punto di forza della serie, consigliata a lettori a partire dalla terza elementare, sta proprio nel buffo assortimento dei suoi protagonisti: fra la volitiva Edvige e il coraggioso – nonostante la poca esperienza – Tom svolazza il capriccioso Ugo, che parla un curioso gergo spettrale pronunciando “o” al posto di “a” e “i” invece di “e” e si dimostra sempre pronto a combinare qualche guaio. Prediligendo l’azione e i dialoghi alla descrizione di ambienti e personaggi, che vengono presentati anche nelle illustrazioni a colori di Fréderic Bertrand, la narrazione scorre ritmata come in un film, fra apparizioni letteralmente “a bruciapelo” e battaglie a suon di glassa zuccherata.

Ghosthunters - Gli Acchiappafantasmi, regia di Tobi Bauman, Germania - Austria - Irlanda 2015, 99'
Ghosthunters – Gli Acchiappafantasmi, regia di Tobi Bauman, Germania – Austria – Irlanda 2015, 99′

La simpatia dei personaggi, la vivacità delle trame e il successo di lungo corso (in particolare nei paesi di lingua germanica) hanno fatto della serie Squadra cacciafantasmi la candidata ideale per un adattamento cinematografico, approdato nelle sale nel 2015 e di recente anche in dvd con il titolo di Ghosthunters – Gli acchiappafantasmi.

Peccato che, per assecondare il gusto mainstream imposto dalle grandi produzione per ragazzi di genere fantastico (penso alla saga di Harry Potter e a quella di Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo, solo per restare nell’ambito degli adattamenti da libri), gli autori abbiano in parte snaturato il mondo dei romanzi di Cornelia Funke. Da energica vecchietta Edvige si trasforma in una scontrosa ex-agente dalle tendenze misantrope, alla quale solo l’amicizia del giovane Tom riscalderà il cuore. Così facendo, la squadra sarà in grado di contrastare l’infestazione di ghiaccio che minaccia Berlino e il quartier generale segreto degli Acchiappafantasmi (più simile a quello di Men in Black che a quello di Ghostbusters). Dibattiti un po’ scontati fra i personaggi, armi hi-tech al posto dei rimedi casalinghi dei libri, fantasmi in computer grafica privi di qualunque fascino gotico: il solito film d’intrattenimento per ragazzi che rinuncia all’originalità in favore di una facile presa sul pubblico. Questo venerdì 13, la sera di Halloween o la viglia di Natale comunque si può anche guardare, per propiziare l’incontro con qualche fantasma…

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