Tempo da lupi… ma anche da streghe, fantasmi e vampiri! Mentre aspettiamo che torni il sole, perchè non trascorrere questi giorni cupi e notti uggiose immergendoci nell’atmosfera di libri spaventosi?
Che l’horror siano uno dei miei generi d’elezione lo si pùò notare dai miei ricordi d’infanzia, dai miei videogiochi preferiti, dalle mie sortite al cinema e dalle mie letture, come, ad esempio, questa qui. La lettura di racconti e la visione di film dell’orrore mi procura una piacevole inquietudine e, quando essi sono declinati in chiave infantile, un sano divertimento.
La mia impressione è che il genere goda anche di una crescente fortuna presso il pubblico dei più giovani, avvalorata dalle numerosissime richieste di storie spaventose che ricevo in biblioteca (spesso da parte di lettori molto giovani), dalla comparsa di titoli “di paura” all’interno di collane di narrativa generaliste – vedi ad esempio Le raccapriccianti avventure di una maestra mannara nella serie azzurra del “Battello a vapore”, Il mostro dei sotterranei in “Storie e rime” della Einaudi ragazzi, oppure La notte nel castello stregato nella collana di prime letture “Tre passi”, edizioni EL – e dalla nascita di nuove serie di genere come Mostri & Mostri, sempre per i tipi di EL (prossimamente su queste pagine) e Nelly Rapp delle edizioni Sonda (ve la ricordate un anno fa su queste pagine? È appena tornata con una nuova avventura!).
E così mi è venuto il pallino di raccogliere qua e là un po’ di paure assortite, illustrate e non, che vi racconterò in una serie di articoli. Badando bene a non avere alcuna pretesa di esaustività: esaurire un genere che si intreccia strettamente con l’ancora più ampio fantastico, e che attinge a piene mani dallo sterminato mondo delle fiabe e del folklore, sarebbe impossibile. Così come catalogare le tante paure che si possono esorcizzare attraverso un racconto e che variano enormemente a seconda dell’età dei lettori.
Più semplicemente, includo nella mia classificazione di “horror per bambini e ragazzi” quei libri che hanno per protagonisti personaggi tradizionali del genere, come streghe, mostri, lupi mannari e parlanti, vampiri, mummie, e nei quali storia e atmosfera, prima ancora che suscitare brividi di terrore, sono coerenti con l’immaginario bizzarro e suggestivo del genere.
Gli elementi che secondo me fanno un buon racconto dell’orrore per bambini e ragazzi ve li svelerò un po’ alla volta… e allora cominciamo con l’esplorare il lato più spensierato – e colorato – del sovrannaturale: quello illustrato!
Violetta la streghetta e l’incantesimo suppergiù, di Anu Stonher, illustrazioni di Henrike Wilson, Beisler,
Questo recentissimo albo illustrato tradotto dal tedesco e pubblicato da Beisler editore, adatto per i lettori dai 4 anni in su, mi permette di proporvi due elementi per me fondamentali delle storie di “paura” per i piccoli.
Punto primo: il ridimensionamento del mostro, ovvero la scoperta che il protagonista dell’altro mondo, sia esso una fattucchiera, un succhiasangue, un babau, è piccolo e indifeso quanto il lettore.
È proprio il caso di Violetta, streghetta maldestra che non azzecca una rima e sbaglia tutti gli incantesimi, finendo derisa da tutte le sue mature e maligne colleghe.
Punto secondo: il rispetto dell’iconografia. Una strega è una strega, e in un racconto che la riguarda mi aspetto di vedere almeno un gatto nero, un calderone, una scopa di saggina, un cappello a punta e magari anche un bitorzolo sul naso. E nella collaudata storia di Anu Stonher e nelle pastose illustrazioni di Henrike Wilson ci sono tutti gli animali, gli ambienti e le tinte più scure che si addicono ad una storia di magia e paura.
Già, ma la paura dove sta? Arriva sotto forma di un monumentale orco mangia streghe (ma ci scommetto che non disdegnerebbe di papparsi un cucciolo d’uomo), che solo un incantesimo imprevedibile potrà fermare… o meglio, trasformare in un bambinone socievole e spensierato, con grande sollievo di tutti, bambini, bambine e streghe.
Ma ci sono creature che ad essere addomesticate proprio non ci stanno e non rinuncerebbero mai alla loro natura “bizzosa” (dispettosa, ma anche bizzarra e spaventosa). E ci sono libri fatti apposta per rispettare la regola numero tre delle storie di paura: fornire un antidoto alla loro malvagità!
I titoli dei due albi illustrati pubblicati di recenti dalle edizioni Lapis sono una vera e propria dichiarazione d’intenti in tal senso:
Manuale antistreghe, di Catherine Leblanc, illustrazioni di Roland Garrigue, Lapis 2012, 12,50 euro.
Manuale antifantasmi, di Catherine Leblanc, illustrazioni di Roland Garrigue, Lapis 2013, 12,50 euro.
Gli autori Catherine Leblanc e Roland Garrigue si sono divertiti a mettere a confronto cattivi pestiferi con bambini ancora più pestiferi, pronti a sgominare i fantasmi con ragnatele e asciugacapelli e a ridurli al rango di fazzoletti da naso. Alle streghe non tocca una sorte migliore:
Gli albi, ironici e deliziosamente spaventosi, sono pronti a conquistare i piccoli lettori italiani da 4 anni in su con le loro rime vivaci, ben adattate da Janna Carioli, e con le illustrazione fitte di dettagli buffi e insieme raccapriccianti. Questa fortunata serie di “manuali di sopravvivenza” per bambini, pubblicata originariamente in Francia da Glénat, propone soluzioni anche al problema dei lupi, dei draghi, degli orchi, dei mostri, degli incubi, dei dinosauri, dei vampiri e dei pirati… speriamo di leggerli prossimamente anche in italiano: non vorremmo rimanere sguarniti di idee contro tanti e tali spaventosi nemici!
E nella prossima puntata… arrivano i vampiri!
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E’ vero, le streghe accontentano le lettrici femmine, gli orchi e i vampiri i maschi e fantasmi e mostri di solito sono unisex!
grazie per le ottime segnalazioni!
Tra l’altro questo tipo di storie ha anche il merito di non essere troppo connotato dal punto di vista del genere, e per me è una grande risorsa, visto che ho due bimbi capaci di litigare perché uno vuole leggere storie “da maschio” e l’altra “da femmina” 🙂