La felicità è un cucciolo caldo

Il migliore amico dell’uomo – e del bambino- è protagonista di due letture in cui, fra alti e bassi, si racconta la convivenza fra umani e animali e di come la simpatia e l’affetto possano avere la meglio anche nelle circostanze più disastrose…

Chi è già capitato sulle pagine di questo blog magari se n’è accorto, ma chi lo dovesse leggere oggi per la prima volta forse ancora non lo sa che mi piace trovare “parentele” fra libri di formato e stili, e talvolta anche età di lettura, diversi. Quest’oggi l’abbinamento di un romanzo per lettori da 8 anni in su e di un albo illustrato adatto anche ai più piccoli, a partire da 4 anni, mi sembra quanto mai azzeccata: entrambi i libri raccontano, con linguaggi diversi ma uguale simpatia, gioie e dolori dell’essere cani di casa, dal punto di vista dei nostri inquilini a quattro zampe!

Cominciamo con un romanzo fresco di stampa che sarà in libreria a partire da domani, 20 febbraio. Ce lo propone la casa editrice Beisler, specializzata nella traduzione dei migliori autori tedeschi contemporanei, e lo firma Jutta Richter, vincitrice del Premio Andersen 2007 con Il gatto venerdì, altra poetica storia di animali.

Io sono soltanto un caneIo sono soltanto un cane, di Jutta Richter, illustrazioni di Hildegard Müller, Beisler 2013, 10 euro.

Io sono soltanto un cane è il delicato racconto in prima persona di Anton, un giovane pastore ungherese adottato da una famiglia tedesca composta dal papà-capobranco, dalla mamma, dalla figlia piccola e dalla pestifera gatta Mizzi.

La vita casalinga non riserverà nulla di eccitante quanto la conduzione di un branco di pecore racka attraverso la puszta, ma in fondo basta accontentarsi di semplici piaceri e prendere le cose per il verso giusto per essere un cane felice, ci racconta Anton.

Ottenere croccanti orecchie di maiale come premio per la propria obbedienza. Smangiucchiare una ciabatta della padrona, che odora di prelibate salsiccia di fegato e pelle di capra. Conquistare il posto  migliore sulla panca, sottraendolo alla gatta. Condividere la ciotola dell’acqua con la  padroncina. Proteggere i padroni dagli assalti notturni del gatto selvatico (che altri non è se non la solita dispettosa Mizzi…). Divorare un’intera oca arrosto per Natale, anche quando non è stata preparata apposta per te. Anche quando gli umani complicano tanto le cose, imponendo divieti e regole che contrastano con l’istinto, si può comunque essere felici: basta amare e essere amati.

La logica canina di Anton è espressa attraverso una prosa poetica e gentile, che fa sorridere e commuovere all’occorrenza. Un sapiente mix di semplicità e raffinatezza che conquisterà anche i lettori più giovani, per i quali questo romanzo breve è adattissimo per tema e tono. Impreziosiscono il racconto le belle illustrazioni a matita di Hildegard Müller, che regalano buffi tratti ed espressioni vivaci ai protagonisti di questa storia quasi vera.

Un altro vivace cucciolo si aggira per le pagine  del divertente albo illustrato di Marta Altés, pubblicato in casa Sinnos nella collana I tradotti: se ci atteniamo a quanto lui stesso ci racconta, il suo nome pare essere No…

Nome ben strano per un cane così servizievole, che – lo dimostrano le immagini – si fa in quattro per i suoi padroni…

NO_illustrazione pag 5

Il mio nome è No!_illustrazione pag 6Il mio nome è No!_illustrazione pag 12Chissà perchè gli umani sembrano spesso scambiare  l’altruismo ed entusiasmo canini per dei difetti…

Il mio nome è No!_copertinaIl mio nome è No!, di Marta Altés, Sinnos 2012, 8,50 euro.

Ironico, spassosissimo, ideale da leggere ad alta voce, oltre che deliziosamente dipinto: un albo illustrato che sorprende fino all’ultima pagina e che può meritatamente essere inserito nella classifica delle migliori scoperte dell’anno (qui quella del blog Centostorie sui migliori albi illustrati).

Con in più un altro pregio: il prezzo contenutissimo in rapporto alle sue ampie dimensioni, grazie ad un intelligente formato “leggero”.

Parola di cane…

E se cercate altre storie il cui è il migliore amico dell’uomo a dire la sua, ecco altre letture consigliate:

Abbaiare stancaAbbaiare stanca, di Daniel Pennac, Salani 2006.

Il Cane ci racconta in prima persona la sua vita avventurosa trascorsa fra il canile di Nizza e le mura di un accogliente -ma non troppo- appartamento di Parigi in compagnia di una famiglia che ha bisogno di essere educata all’amore e al rispetto per gli animali. Adatto dai 9 anni in su, un “classico” contemporaneo da uno dei più noti autori francesi.

 

Solo con un cane

Solo con un cane, di Beatrice Masini, Fanucci 2011.

Una storia in bilico fra fantascienza e leggenda, protagonisti un ragazzo e il suo cane, ingiustamente condannato a morte. Le atmosfere avventurose e insieme oniriche e il linguaggio raffinato dell’autrice ne fanno una lettura adatta ai lettori più consapevoli, da 12 anni in su. Leggete qui la mia recensione su Zazie news… e scoprirete che… sì, ho riciclato il titolo per il mio post!

Se siete dei lettori adulti, potreste godervi anche questi titoli (cliccate per aprire la scheda):

Timbuctù, di Paul Auster, Einaudi 2006

Flush. Una biografia, di Virginia Wolf, Nottetempo 2012

 

Grazie agli editori che hanno gentilmente concesso immagini e testi. Tutti i diritti riservati.

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